Finanziamenti a fondo perduto per l’imprenditoria femminile: informazioni

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Hai sentito già parlare di finanziamenti a fondo perduto per l’imprenditoria femminile?

Stai cercando informazioni sulle possibilità di sostegno alle attività produttive che vedono come protagoniste le donne? Ebbene, in questo articolo troverai un’esauriente panoramica di tutte le iniziative di sostegno promosse da Stato, Regioni e Unione Europea.

L’imprenditoria femminile in Italia

Facendo riferimento alle statistiche comunicate da UnionCamere nel 2017, sappiamo che le imprese femminili in quell’anno hanno toccato quota 1 milione e trecento mila, con un incremento di 30 mila unità rispetto ai tre anni precedenti. Questi dati fotografano una situazione di grande crescita, con un incremento significativo in regioni come il Lazio, la Campania, la Sicilia e la Lombardia.

E testimonia, inoltre, il crescente peso che l’imprenditoria femminile sta avendo all’interno del sistema Paese, con una quota che supera il 22% rispetto al totale delle imprese nazionali.

Finanziamenti a fondo perduto per l’imprenditoria femminile

Nel corso degli anni, proprio al fine di incentivare l’iniziativa imprenditoriale delle donne, sono stati attivate da parte di varie istituzioni, forme di finanza agevolata pensate per supportare donne imprenditrici nella realizzazione di progetti produttivi. Questo aspetto è regolamentato dalla Legge Italiana, che prevede una serie di agevolazioni riservate alle attività create o costituite prevalentemente da donne.

In tal senso, sono nati bandi che erogano finanziamenti agevolati e garanzie di credito, che possono rappresentare un efficace strumento per tutte le donne che intendano avviare una propria attività.

Il sistema dei prestiti agevolati vede il Governo italiano agire di concerto con gli istituti di credito, per offrire opportunità di accesso al credito. Lo strumento più utilizzato è quello dei finanziamenti agevolati e a fondo perduto, che consistono in una tipologia di prestito garantito a soggetti in possesso di specifici requisiti. In questo caso, naturalmente, il requisito è essere donne che intendono diventare imprenditrici o libere professioniste.

I finanziamenti a fondo perduto per l’imprenditoria femminile, ovvero la specifica tipologia di prestiti per i quali non è prevista la restituzione della somma richiesta, vengono di solito erogati a favore delle imprese al femminile e per le start up. Questo tipo di prestiti, dunque, non prevede la restituzione del capitale, ma anche degli interessi maturati. A erogarli sono lo Stato italiano, le Regioni e l’Unione Europea. Per avere accesso a questi finanziamenti, è necessario presentare domanda corredata da un business plan della propria attività.

È di fondamentale importanza, infatti, fornire tutte le informazioni necessarie per la valutazione della qualità e sostenibilità del proprio progetto imprenditoriale.

Finanziamenti a fondo perduto per l'imprenditoria femminile
Finanziamenti a fondo perduto per l’imprenditoria femminile

Il ruolo di Invitalia

Invitalia è l’Agenzia per lo sviluppo progettata e gestita dal Ministero dell’Economia. Il suo obiettivo principale è quello di attrarre investimenti e promuovere lo sviluppo delle imprese. Per questo motivo, si trova a gestire tutti i tipi di incentivi promossi dallo Stato, al fine di promuovere l’attività e l’iniziativa imprenditoriale.

Nuove Imprese a Tasso Zero

Partiamo da una delle agevolazioni più note e utilizzate dal comparto. Si tratta di Nuove Imprese a Tasso Zero, promossa da Invitalia. Questa iniziativa ha come obiettivo il sostegno alla creazione di micro e piccole imprese, composte in prevalenza da donne di tutte le età. Il sostegno prevede il finanziamento a tasso zero di progetti d’impresa, con spese fino a 1,5 milioni di euro.

Inoltre, è prevista una copertura fino al 75% delle spese totali ammissibili. Per il restante 25%, invece, è richiesto il co-finanziamento da parte dell’impresa, da produrre ricorrendo a risorse proprie o a finanziamenti bancari. La dotazione finanziaria di questo fondo è di circa 150 milioni di euro. Possono accedere al bando imprese femminili nate da meno di 12 mesi e imprenditrici che intendano avviare una nuova attività.

A chi è rivolto Nuove imprese a Tasso Zero

Nello specifico, Nuove Imprese a Tasso Zero finanzia iniziative finalizzate a:

  • produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli

  • fornitura di servizi alle imprese e alle persone

  • commercio di beni e servizi

  • turismo.

I settori di attività per i quali è possibile richiedere il finanziamento sono:

  • Produzione di beni nei settori industria e artigianato
  • trasformazione dei prodotti agricoli

  • fornitura di servizi alle imprese e alle persone

  • commercio di beni e servizi

  • turismo.

Inoltre, sono ammessi anche progetti riconducibili a settori di particolare rilevanza per lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile, nel settore turistico-culturale e di innovazione sociale. Per quanto riguarda questa tipologia di finanziamenti, va ricordato che non esistono graduatorie e che le domande vengono esaminate in base all’ordine cronologico di presentazione. I progetti sottoposti devono essere portati a termine entro 24 mesi dalla firma del contratto di finanziamento.

fondi per le imprenditrici
Il “Protocollo d’Intesa per lo sviluppo e la crescita delle imprese femminili” è stato istituito nel 2014

Il Fondo di Garanzia per Imprese Femminili

Il “Protocollo d’Intesa per lo sviluppo e la crescita delle imprese femminili” è stato istituito nel 2014, per favorire l’accesso a forme di finanziamento agevolato di donne imprenditrici e libere professioniste. Al Protocollo hanno aderito 36 banche, per una quota pari al 36% degli sportelli attivi, con un stanziamento complessivo di circa 1,5 milioni di euro.

È stato così creato il Fondo dedicato alle imprese femminili, che prevede un accesso agevolato al credito bancario. Queste possono richiedere una garanzia pubblica fino all’80% del totale dell’operazione programmata, con una priorità di istruttoria e delibera e senza dover sostenere costi aggiuntivi per l’emissione della garanzia stessa.

Le tipologie di prestito 

A questo proposito, recentemente è stato prorogato al 31 dicembre 2019 il Protocollo d’Intesa per l’accesso al credito alle imprese femminili. La proroga riguarda, dunque, i finanziamenti bancari agevolati, garantiti dal Fondo Centrale di Garanzia per le PMI. La scadenza del progetto, inizialmente prevista per il 31 dicembre 2015, era stata già prorogata al 31 dicembre 2017.

La decisione è maturata in seguito ai controlli periodici del Ministero dello Sviluppo economico, che ha messo in evidenza un incremento delle tipologie di finanziamento previste dal Protocollo. In pratica, i prestiti rivolti all’imprenditoria femminile sono disposti dal sistema bancario, in base a condizioni particolarmente vantaggiose. Il tasso d’interesse, tra l’altro, è ulteriormente ridotto grazie a una concessione del Fondo di Garanzia per le PMI. Complessivamente, sono tre le categorie di finanziamento previste:

  • Investiamo nelle donne

Si tratta di un pacchetto di finanziamenti ad hoc per il sostegno delle imprenditrici intenzionate a realizzare nuovi investimenti e a sviluppare l’attività della loro impresa.

  • Donne in start-up

A questa categoria appartengono i finanziamenti rivolti alle start-up al femminile, ma anche per l’avvio di studi professionali.

  • Donne in ripresa

In questo caso i finanziamenti sono erogati per incentivare la ripresa delle piccole e medie imprese, oltre che delle lavoratrici autonome che si trovino in particolari difficoltà economiche.

Finanziamenti a fondo perduto imprenditoria femminile: chi può chiedere i finanziamenti agevolati

Lavoratrici autonome, libere professioniste e titolari di piccole e medie imprese a prevalente partecipazione femminili sono le beneficiarie dei finanziamenti agevolati. La richiesta può provenire da qualsiasi settore produttivo, previa presentazione della domanda e l’esclusione di posizioni debitorie nei confronti delle banche.

Tra le posizioni debitorie si includono le cosiddette sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute da oltre 90 giorni. Le richieste vengono valutate in riferimento alla capacità di rimborsare il finanziamento garantito. Per questo motivo le aziende vengono esaminate in base alla loro solidità economica, secondo modelli di valutazione che utilizzano i dati di bilancio e le dichiarazioni fiscali.

Le imprese interessate sono:

  • imprese individuali gestite da donne

  • società cooperative e società di persone costituite in misura non inferiore al 60% da donne

  • società di capitali le cui quote di partecipazione sono possedute per due terzi da donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne.

    grafico crescita
    Lavoratrici autonome, libere professioniste e titolari di piccole e medie imprese a prevalente partecipazione femminili sono le beneficiarie dei finanziamenti agevolati

Finanziamenti per  l’imprenditoria femminile: la Sezione Speciale

Inoltre, è possibile accedere anche a finanziamenti ulteriormente agevolati, con una richiesta di rilascio di una garanzia della Sezione speciale del Fondo di Garanzia per le PMI. Questa garanzia è rivolta esclusivamente a favore dell’imprenditoria femminile. Le domande, che vedono riconosciuta una priorità di istruttoria e di delibera, portano al rilascio di garanzie che possono raggiungere fino all’80%.

Anche l’accesso alla Sezione è riservato alle PMI regolarmente iscritte al Registro delle Imprese e che rientrino nella definizione di impresa femminile.

Ma non è tutto, perché esso è rivolto anche a professioniste iscritte agli ordini professionali. Uniche eccezioni in quanto a categorie aventi diritto, sono costituite dall’industria automobilistica e navale, dal settore delle fibre sintetiche, dall’industria carboniera, dalla siderurgia e dalle attività finanziarie. La domanda per l’accesso alla Sezione Speciale del Fondo di Garanzia può essere effettuata con prenotazione diretta tramite apposito modulo rivolto al Gestore o prenotazione indiretta, cioè con la consulenza di un intermediario finanziario.

Resto al Sud

I bandi di “Resto a Sud” di Invitalia sono rivolti a donne del Sud d’Italia, d’età compresa tra i 18 e i 45 anni. Queste agevolazioni mettono a disposizione tra i 50 mila e i 200 mila euro per l’avvio di nuove attività d’impresa nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia.

I finanziamenti a fondo perduto per l’imprenditoria femminile in Puglia

Il Nidi è un’agevolazione promossa nel 2018 dalla Regione Puglia. È un Fondo rivolto alle Nuove Iniziative d’Impresa, e prevede un’erogazione fino a 150 mila euro, metà a fondo perduto e l’altra metà sotto forma di finanziamento agevolato a tasso zero.

L’entità delle agevolazioni variano in misura del valore dell’investimento previsto, cui va aggiunto un contributo ulteriore a fondo perduto di 10 mila euro a supporto delle spese di gestione per l’avvio dell’attività. Le agevolazioni previste dal Fondo sono rivolte a tutte le aspiranti imprenditrici, o a società partecipate almeno al 50% da donne di età superiore ai 18 anni.

Agevolazioni all’imprenditoria femminile nel Veneto

Anche la Regione Veneto ha posto in essere una serie di finanziamenti, che sono classificati come Fondi di Rotazione. Sono rivolti all’imprenditoria giovanile e all’imprenditoria femminile e riservati al comparto del settore commercio.

Il Programma Cultura Crea

Il Programma Cultura Crea, finanziato dal progetto “Fesr Cultura e Sviluppo”, supporta le nuove iniziative imprenditoriali e non profit nei settori culturali e turistici, al fine di valorizzare le risorse presenti nel Meridione d’Italia.

Questa opportunità è rivolta a tutti, ma prevede un particolare sostegno all’imprenditoria femminile, proponendo fino al 45% di finanziamenti senza interessi e contributi a fondo perduto per la creazione di una nuova impresa. Bisogna fare richiesta ad Invitalia, compilando i moduli presenti anche nel sito istituzionale ed allegando in business plan del progetto per cui si chiede il finanziamento.

Smart e Smart

Il programma Smart e Smart è una forma di agevolazione rivolta in maniera esclusiva alle start up innovative iscritte nella speciale sezione del Registro delle Imprese. Nel caso di start up rosa, è previsto un particolare trattamento, che comprende il finanziamento agevolato senza interessi, per un importo non superiore a 1,5 milioni di euro. Inoltre, il finanziamento prevede l’80% delle spese e dei costi ammessi.

Le opportunità della Comunità Europea

Microcredito con il Programma per l’occupazione e l’innovazione sociale

Il Programma per l’occupazione e l’innovazione sociale – EaSI supporta l’attività produttiva, fornendo alle banche le garanzie per la concessione di microcrediti. Questi ultimi sono prestiti inferiori all’importo di 25 mila euro e sono rivolti a chi non dispone di capitali, partendo quindi da zero.

Gestito direttamente dalla Commissione Europea, è pensato in modo particolare per chi ha difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro, in particolare disoccupati e donne che intendono mettersi in proprio  con un progetto imprenditoriale. L’Union Europea eroga i prestiti direttamente o, in molti casi, fa riferimento a  intermediari finanziari attivi sul territorio nazionale, che forniscono informazione e supporto per presentare le domande.

Wegate.eu

Il portale wegate.eu contiene tutti i contatti utili degli enti che collaborano con le istituzioni europee per la fornitura di servizi alle donne imprenditrici. Al suo interno, informazioni per avviare progetti imprenditoriali e innovativi, formazione imprenditoriale e reti di supporti internazionali.

Finanziamenti a fondo perduto imprenditoria femminile: conclusioni

Come avrai potuto verificare di persona, sono numerose le tipologie di intervento a sostegno dell’imprenditoria al femminile che, in un modo o nell’altro, prevedono una possibilità di fondo perduto.

E, a questo proposito, rimanendo nell’ambito dei finanziamenti, ti proponiamo di proseguire nella lettura di altri due articoli che riguardano l’argomento appena esaminato. A partire da come richiedere un prestito a fondo perduto. Potrai così approfondire ulteriormente le possibilità che le aziende hanno a loro disposizione per ottenere fondi necessari alla propria attività. Infine, dai un’occhiata a questo articolo su come funziona il micrecredito. Potrebbe risultare veramente molto utile!

 

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